Alaska è Matteo, polistrumentista e artista poliedrico classe ‘99 nel Novarese.

Esordisce nel gennaio del 2022 con l’album Oceanica, in cui l’artista presenta sé stesso, con le sue fragilità, in un lavoro introspettivo e colmo di metafore: l’elemento principale dell’album è la metafora in cui l’artista rappresenta l’insieme dei suoi pensieri con un vasto oceano in cui è difficile orientarsi. L’idea di ogni canzone parte da un’immagine mentale, abbinata ad uno specifico stato d’animo, la quale viene rappresentata in testo e musica: ad esempio, il brano “Come Animali” si riferisce ad una società utopica, chiamata “la tribù”, che risiede nella natura e si stacca dall’ambiente urbano; il brano “Oceanica”, invece, è la trasposizione in termini musicali del concetto di oceano.

Nonostante la giovane età, l’artista novarese suona il pianoforte, la chitarra acustica ed elettrica, la batteria, il basso, l’ukulele ed il kalimba: ogni canzone è autoprodotta, sia registrando con i suoi strumenti sia producendo beat.

 

Nei successivi lavori di Alaska troviamo 2 album in lingua inglese: “raindrops”, prodotto in salsa Lo-Fi, in cui ogni brano, ogni “goccia d’acqua” racconta una storia, tra malinconia, speranza e delusioni d’amore;  “mars.1”, completamente acustico e quasi privo di post-produzione, in cui l’artista racconta contemporaneamente la sensazione di non sentirsi parte del mondo, e la sensazione di voler evadere dal proprio contesto.

 

il 26 giugno rilascia l’album “Schianto”, che trascende da ogni genere musicale e racconta l’incontro e lo scontro tra ogni persona e le richieste della società e dal contesto.